| Franco Ballerini, è morto in un incidente durante il rally di Larciano, in provincia di Pistoia. Aveva 45 anni. Ballerini partecipava come navigatore al 1° Rally Ronde di Larciano e affiancava il pilota Alessandro Ciardi su una Renault New Clio della scuderia Alex Group. Il ct azzurro è deceduto all'ospedale di Pistoia. Ciardi è in coma. Non sono chiari i motivi che hanno causato l'uscita di strada dell'auto. Ballerini sarebbe morto sul colpo. L' incidente è avvenuto durante la prima prova speciale della gara. Ciardi e Ballerini erano in gara con il numero 10.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è avvenuto attorno alle 8.30 in un tratto di strada all'interno di un bosco tra le località di Casa al Vento e Larciano. L'auto guidata da Ciardi, con Ballerini navigatore, ha sbandato e si è schiantata frontalmente su un muro, ribaltandosi. I soccorsi sono stati immediati, perché una postazione di soccorso della Misericordia era a 50 metri dal luogo dell'incidente. Le condizioni di Ballerini sono apparse subito disperate, in quanto l'impatto è avvenuto dal suo lato: per 45 minuti i sanitari hanno cercato di rianimarlo, poi hanno deciso di portarlo all'ospedale di Pistoia, ma ormai era clinicamente morto. Il pilota Ciardi, invece, è in condizioni gravi: ha riportato la frattura del bacino. All'ospedale di Pistoia il primo ad arrivare, in lacrime, è stato Alfredo Martini, poi Paolo Bettini, Luca Scinto e tantissimi amici del c.t. Ballerini lascia la moglie Sabrina e due figli.
La carriera da corridore
Professionista dal 1986 al 2001, si "innamora" della classica Parigi-Roubaix, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, cui di fatto ha dedicato la sua carriera riuscendo a vincerla per due volte, nel 1995 e nel 1998, dopo che già nel 1993 si era visto soffiare la vittoria in volata dal sottovalutato francese Gilbert Duclos-Lassalle: complessivamente, oltre alle due affermazioni, "Ballero" ha collezionato alla Parigi-Roubaix un secondo posto, un terzo, un quinto e un sesto. A causa di problemi di allergia, non ha mai potuto impegnarsi a fondo nelle grandi corse a tappe (5 partecipazioni al Giro d'Italia con una vittoria di tappa), essendo costretto a "saltare" la parte centrale della stagione. Tra le altre sue affermazioni ricordiamo: la Tre Valli Varesine nel 1987 e la Parigi-Bruxelles del 1990.
La sviscerata e dichiarata passione per la grande classica del nord è valsa a Ballerini la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix. Nel 2001 i tifosi francesi accolsero il suo ingresso nel Velodromo di Roubaix con una vera e propria ovazione, benché fosse solo 32º: all'arrivo si tolse la giacchetta scoprendo la sottomaglia sulla quale campeggiava la scritta “Merci Roubaix” (Grazie Roubaix). Fu quella la sua tredicesima e ultima partecipazione, nonché l'ultima gara della sua carriera.
Commissario Tecnico
Dall'agosto del 2001, pochi mesi dopo l'abbandono delle competizioni, guida la Nazionale italiana Professionisti, succedendo a Alfredo Martini e ad Antonio Fusi, che ha portato alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) ed a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini ed a Varese (2008) con Alessandro Ballan, e del titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004). Sotto la sua guida la nazionale ha vinto nove medaglie. tuttobiciweb
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