Ferrara: «Non mi vergogno e non mi sento esonerato»

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.ronaldo~
view post Posted on 27/1/2010, 18:12




Ferrara: «Non mi vergogno e non mi sento esonerato»

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Tuttosport.com segue la conferenza di Ciro Ferrara alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro l'Inter. Un quarto di finale molto importante per la formazione bianconera che deve dare il massimo per conquistare le semifinali di un torneo improvvisamente diventato importante. L'allenatore della Juve è chiamato a rispondere a molte delle voci che lo vogliono già esonerato. Dalle 16.15 seguiremo la conferenza in diretta.

TUTTA LA CONFERENZA

SULLA PRESTAZIONE DELL'INTER E IL MOMENTO NERAZZURRO
«Loro stanno bene, non la scopriamo certo oggi come valore. Non si discute ma a prescindere dalla sfida contro il Milan. È la squadra da battere e domani ci proveremo»

SUI TIFOSI DELLA JUVE
«Devo essere sincero. Il tifoso ama la sua squadra e chiaramente il momento negativo influisce su tutti però io continuo a sentire il pubblico bianconero molto vicino. Tutt'ora sento il loro affetto».

FERRARA SULLA SERENITÀ
«Sono più sereno? Non ci sono segreti. Ci sono stati giorni difficili però ho cercato di fare valutazioni cercando di essere il più sereno possibile facendo in modo che Ciro non cambiasse e che non gli facesse perdere autostima. Se la società vuole lasciarmi la patata bollente io sono contento»

SUL FUTURO DELLA PANCHINA JUVE
«Mi preoccupo del risultato contro l'Inter solo in funzione del passaggio del turno, non in funzione del mio futuro. La squadra mi abbraccerà? Pensiamo a vincere la partita e basta»

MOMENTO JUVE IN VISTA DELL'INTER
«Inter-Juve? C'è bisogno della testa, dell'intelligenza tattica, del cuore, del gioco che l'Inter ti permette di fare perché un po' ti lascia giocare perché si prende qualche rischio».

SU INTER-JUVE E BONIPERTI FIGLIO
«La partita di domani? Non servono molte parole, ci si carica autonomamente. Non sarà facile contro l'Inter ma noi ce la giocheremo con le nostre qualità e forze attuali cercando di fare la nostra partita. Boniperti convocato? Orami è abituato a portare questo cognome così importante. Per lui sarà la prima volta è venuto ad allenarsi con noi ogni tanto però è ovvio che un pizzico di emozione possa esserci. Niente Immobile? È infortunato.»

MOTIVI DELLA CRISI
«I motivi della crisi? Potrebbero essere tanti e ci potrebbero essere anche tanti alibi, ma non li voglio. Dobbiamo uscire da questa situazione ed è un'esperienza molto utile per il mio futuro. Gli infortunati? Ce ne sono stati tanti l'anno scorso e quest'anno ce ne sono stati altrettanti. Come sento in giro anche le altre squadre stanno subendo la stessa sorte. Gli infortunati della Juve sta diventando una barzelletta, ma noi non siamo gli unici ad infortunarsi. Dobbiamo distinguere tra infortuni muscolari e quelli che sono traumi e contusioni che sono scontri di gioco. In quel caso non possiamo parlare di preparazione. Si fa il conto solo con gli infortunati della Juventus».

FERRARA SU MOGGI
«Le parole di Luciano? Con questi risultati sarei stato indifendibile anche con Moggi».

FERRARA SULLE PAROLE DI MOURINHO
«Ringrazio Mourinho per questo attestato di stima. Non siamo eroi, ma forse si riferiva al Ferrara Balboa. Io non mi sento esonerato».

LA TRANQUILLITÀ: «MAI CONTRO LA SOCIETÀ JUVE»
«Non provate a farmi dire qualcosa contro la Juve. Neanche se la Juve deciderà di cacciarmi. Per me non sarà un problema. A me di questo non interessa nulla. Da calciatore e da dirigente sono sempre stato considerato bene. In questi 20 anni di Juve è il primo momento così difficile e lo accetto, ma non per questo me la prendo con la mia società. L'unica cosa che ha fatto la Juve è quella di non avermi fatto più bello. Non ho pensato ad altri possibili ruoli. Io non credo che il club mi abbia delegittimato di fronte alla squadra. Ho a disposizione professionisti e pur vivendo un momento difficile devono sapere che fino a quando non è finita non bisogna dire che non è finita. Tutti si comporteranno come professionisiti».

«NON MI VERGOGNO E NON MI DIMETTO»
«In quest'ultimo periodo non sto leggendo tantissimo ma basta aprire la tv per capire quello che sta accadendo. Io non ho ricevuto comunicazioni da parte della società. Quindi vado a San Siro con la stessa professionalità. Come quando ero calciatore. Poi quando mi verrà comunicato qualcosa di diverso mi comporterò di conseguenza. Io devo avere rispetto e professionalità per una società dalla quale ho ricevuto tanto e ho dato tantissimo. Questo è il mio spirito. Io leggo e ascolto ma fino a quando nessuno mi comunica niente io devo continuare a lavorare. Non ci penso nemmeno a dimettermi, la mattina quando mi guardo allo specchio sono tranquillo. Ho agito secondo coscienza, ecco perché non ho dato io le dimissioni o perché non ho preso una strada diversa. Se avessi avuto società, ambiente o giocatori contro forse ci avrei pensato, ma tutti sono dalla mia parte. Devo solo migliorare la situazione lavorando di più. Non ci sono riuscito fino ad ora ma non è una vergogna»

«ACCETTO LE CRITICHE E LE POLEMICHE»
«Spero che si parli di Inter-Juve, non ci vuole coraggio a presentarsi. Ci vuole presa di coscienza del momento e del ruolo che mi porta a non dover nascondermi. Non c'è nulla di cui vergognarsi. Devo accettare quelle che sono le critiche e le polemiche, ma non mi devo vergognare di nulla. Ci sto mettendo la faccia, pur essendo un momento negativo»

L'INGRESSO E I SALUTI
Ferrara: «Buona sera».
 
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