| In un momento di crisi globale, anche il mondo del calcio sta cambiando il modo di fare mercato. Tranne isolati casi di mecenatismo come quello di Perez a Madrid o dei vari sceicchi in giro per il mondo a spendere e spandere i propri capitali personali, sono sempre più numerose le società calcistiche che hanno deciso di investire su giovani talenti in fasce andandoli a scovare direttamente nei propri Paesi, facendoli poi crescere nei propri vivai.
Uno dei casi più eclatanti è stato quello di Messi al Barcellona. Pescato in Argentina con largo anticipo rispetto alla sua esplosione, è stato aiutato a crescere dal club blaugrana fino alla consacrazione finale con un 2009 magistrale. Con la strada maestra battuta con successo, oggi sono centinaia gli scout sparsi per il mondo alla ricerca di nuovi Messi e nuovi Ronaldinho da segnalare alle proprie società.
I due ragazzi più interessanti sullo scenario mondiale vengono, manco a dirlo, dal Sudamerica e più precisamente da Venezuela e Argentina. Sui campi di Rosario, il Barcellona ha già adocchiato il futuro Lionel Messi: si tratta di Guido Vadala, ragazzino di 12 anni che in comune con l'ultimo Pallone d'Oro non ha solo la provenienza. Vadala, a differenza di Messi, non ha iniziato la propria 'carriera' nel Newell's Old Boys, bensì nel Provincial, squadra con sedi a pochi metri di distanza l'una dall'altra.
Il padre di Guido, Fernando, ha rivelato alcuni dettagli sulla storia calcistica del figlio: "Siamo stati 15 a Barcellona dove Guido ha partecipato a dei provini con i catalani. Dimostrando le sue qualità e il suo stile di gioco, convinse tutti". Non se ne fece nulla all'epoca, con i Blaugrana che a quanto pare rimasero impressionati dal giovane talento ma lo rimandarono in argentina carico di buone speranze. "Il Barcellona fu il primo club a interessarsi a mio figlio - ha continuato Fernando - e non nascondo che se dovessero richiamarci sicuramente andremmo di corsa, però - avvisa - ci sono molti club di livello internazionale che stanno seguendo Guido".
Futuro che potrebbe anche parlare italiano, stando alle dichiarazioni del padre: "Guido è seguito anche in Italia da Atalanta, Inter e Juventus e a gennaio saremo in Italia dove mio figlio sicuramente parteciperò a qualche provino per queste squadre". Per quanto riguarda il paragone con Leo Messi, però, Fernando Vadala è più cauto: "In tanti parlano delle coincidenze che lo legano a Messi e sicuramente mi farebbe piacere, è altrettanto vero che è troppo presto per esserne sicuri. Come padre, al momento, voglio solo che si diverta anche se spero possa seguire le orme di Messi".
Se in Argentina si parla di 'nuovo Messi', arriva dal Venezuela il 'nuovo Ronaldinho'. Il suo nome è Leomar Pinto, detto Leo, ha 13 anni e, a differenza di Vadala, fa già parte di una squadra italiana. La Lazio infatti si è assicurato per tempo il giocatore venezuelano che, nonostante la giovane età, possiede già una gran padronanza del pallone che ricorda quella del brasiliano rossonero con l'uso frequente della suola per i suoi dribbling. Una volta strutturatosi fisicamente, queste caratteristiche lo potranno far affermare nel calcio che conta. I tifosi biancocelesti possono già sognare.
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