Mancini, il gentiluomo inesperto di Premier

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x.Gabbro~
view post Posted on 23/12/2009, 11:37




Garbato, sicuro di sé, inesperto di Premier League: il giorno dopo la presentazione di Roberto Mancini, la stampa inglese si divide nei giudizi sul nuovo tecnico del Manchester City. Da una parte c'è chi ha preferito sottolineare i modi garbati, l'inglese già discreto, i successi con l'Inter del tecnico di Jesi, dall'altra chi, e sono in molti, non ha ancora perdonato al City l'improvviso esonero di Mark Hughes, non comprendendo l'arrivo dell'ex allenatore nerazzurro.

Il Guardian sottolinea come l'atteggiamento di Mancini durante tutta la conferenza, piuttosto animata con i giornalisti locali inferociti all'indirizzo dell'amministratore delegato dei citizens Garry Cook, sia rimasto "imperturbabile". "Mancini comprende le aspettative e non fa l'errore di adottare un tono minore", scrive il quotidiano britannico riferendosi agli obiettivi fissati da Mancini: qualificazione in Champions in questa stagione e vittoria della Premier League nella prossima.

Decisamente scettico il Daily Telegraph: "Mancini arriva a Eastlands con più di un dubbio circa il suo ingaggio. Per prima cosa non ha esperienze in Inghilterra. E poi bisognerà vedere se saprà tenere unito lo spogliatoio disincantato dopo il licenziamento di Hughes". Il riferimento è alla fronda interna che si sarebbe creata dopo la virata della società: diversi giocatori, i fedelissimi del tecnico gallese, avrebbe preteso spiegazioni alla dirigenza mentre Craig Bellamy si sarebbe già spinto a chiedere di essere ceduto.

Qualche critica anche dall'Independent, che pur riconoscendo a Mancini una preparazione di alto livello (soprattutto nell'organizzazione difensiva), non lo ritiene migliore di Hughes. "Non ha mai avuto successo in Europa - scrive l'Independent -. "Mancio" assomiglia a Hughes in qualche modo: riservato, dai modi gentili, un manager che non ha interesse ad avere buoni rapporti con la stampa. Ma si differenzia perché sembra volere essere più vicino ai giocatori".

Durante la conferenza stampa è avvenuto anche un piccolo incidente diplomatico, come sottolinea il Times: nonostante la ricostruzione di Cook, che assicurava che Mancini fosse stato avvicinato dal club solo giovedì scorso, dopo la sconfitta in Premier League contro il Tottenham, lo stesso tecnico ha ammesso di aver incontrato lo sceicco Mansour, proprietario del club, e il presidente dei citizens Khaldoon al-Mubarak due settimane prima a Londra. Due versioni che non chiariscono quando il City abbia deciso di voltare pagina, aggiungendo confusione ad una situazione già poco chiara.

"Soave, educato, dotato di un discreto inglese per aver vissuto a Londra - scrive il Daily Mirror -. Roberto Mancini si è presentato come l'uomo che regalerà il titolo di Premier League al Manchester City nel giro di 18 mesi. Se il suo predecessore Mark Hughes era pragmatico, minimizzando le possibilità che il City potesse vincere il campionato, Mancini ha messo da parte la modestia".

E adesso, a pochi giorni dall'apertura del mercato invernale, il City si prepara a spendere dopo aver già investito oltre 220 milioni di euro in acquisti nell'ultimo anno. Numerosi gli obiettivi del club inglese, a cominciare - scrive il Guardian - da Giorgio Chiellini, indispensabile per puntellare una difesa che ha subito otto gol nelle ultime tre partite. La prima alternativa, secondo il Daily Mail, è Simon Kjaer del Palermo o il terzino del Rubin Kazan Cristian Ansaldi. Ma lo stesso Antonio Cassano potrebbe rientrare nei piani di Mancini, e ora grazie ai petrol-dollari degli sceicchi, ogni desiderio potrebbe tramutarsi in ordine.
 
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